L'isolamento del tetto ha come obiettivo non solo quello di creare coperture impermeabili in grado di ostacolare il passaggio di agenti atmosferici ma anche di creare condizioni abitative interne confortevoli sia per quanto attiene al calore che al rumore.
Per creare un buon isolamento, in particolare termico, dell'ambiente domestico bisogna prestare particolare attenzione a come viene realizzato quello del tetto, questo, infatti, tra tutte le superfici perimetrali ( esposte verso l'esterno), è quello che è sottoposto alla maggiore escursione termica.
La sua temperatura può, infatti, andare da alcuni gradi al di sotto dello 0°C, nei mesi invernali, ai circa 90°C di una giornata assolata di agosto.
Si comprende abbastanza facilmente che, con queste condizioni, per mantenere costante la temperatura della casa è necessario un considerevole dispendio di energia, sia per riscaldarla in inverno che per rinfrescarla in estate.
Dispendio che, oltre ad essere oneroso, in quanto la produzione di energia, qualunque sia il sistema utilizzato, comporta un costo che non è di solito irrilevante, comporta anche un notevole impatto ambientale, in quanto l'energia termica è in massima parte ottenuta bruciando combustibili fossili che creano inquinamento ed immissione di C02 in atmosfera. Inoltre per tutto l'anno corrente è possibile usufruire della detrazione fiscale dal 50% al 65%.Leggi
Materiali isolanti.
Di seguito riportiamo una tabella dei materiali che più comunemente vengono utilizzati per isolare un tetto sia acusticamente che termicamente.
Tali materiali vengono commercializzati in pannelli di varie dimensioni e spessore o in granuli e possono essere di origine vegetale, animale, minerale, sintetica o mista.
Pannelli in fibra di legno: composti in fibre di legno pressate e legate da materiali termoindurenti provenienti dalla pulitura dei boschi o da scarti di lavorazione del legno. Il prodotto è adatto sia all'isolamento termico che acustico.Vengono utilizzati per isolamento di tetti piani e a falde, sottotetti non calpestabili, controsoffitti.
Pannelli in sughero: sottoprodotto dell'agricoltura, ecologico, che mantiene inalterate le sue caratteristiche nel tempo. Sono adatti per contrastare l'umidità e per l'isolamento sia termico che acustico. Vengono utilizzati per tetti piani e a falde.
Pannelli in vetro granulare: ottenuti dalla fusione di vetro riciclato, sabbia ed altre sostanze, sono pannelli termoisolanti da utilizzare anche contro acqua e vapore, per isolare tetti piani o a falde.
Pannelli in lana di roccia: ottenuti dalla fusione di rocce naturali. Data la loro caratteristica di inglobare grande quantità di aria sono adatti ad isolamento sia termico che acustico per tetti piani o a falde.
Vermiculite: è un minerale con una struttura cellulare chiusa isolante ed impermeabile all'acqua. Viene applicato nelle intercapedini di coperture o sottotetti o come inerte per intonaci termoisolanti e fonoassorbenti.
Pannelli in schiuma di poliuretano espanso:Rappresenta
il prodotto di maggior interesse realizzato
negli ultimi anni nel campo degli isolanti termici.
Sono
costituiti da schiuma di poliuretano espanso a cellule chiuse sistemate a
sandwich tra due fogli di vetroresina, carta bitumata, velo vetro.
Pannelli in Polistirene espanso o polistirolo: ottenuti attraverso polimerizzazione dello stirene (ricavato del petrolio) ed utilizzati per l'isolamento termico ed acustico di controsoffitti, tetti piani o a falde.
Pannelli misti:realizzati in fibra di cocco e sughero, in gomma riciclata e carta bitumata, in lana di legno e polistirene, utilizzati per l'isolamento termo acustico e la protezione dagli agenti atmosferici del tetto.
Le possibili tecniche con cui, praticamente, si può procedere alla coibentazione di un tetto sono varie e differenti tra loro sia per l'entità di lavori che comportano sia per le modalità di realizzazione, sia per i materiali da utilizzare. Ovviamente nell'iter realizzativo dell'intervento tra tutte le possibili tecniche si sceglierà e metterà in atto quella che, nei limiti del budget preventivato, meglio si adatta alle caratteristiche con cui è realizzato il nostro tetto ed al tipo di intervento che ci si è prefissati.
E' evidente che se i lavori di coibentazione si effettuano insieme a lavori di ristrutturazione che prevedono interventi murari da realizzarsi a casa disabitata, come possono essere ad esempio opere di impermeabilizzazione, si potrà agire sulla struttura stessa della copertura rimuovendola per poi ricostruirla nella maniera più idonea.
Se invece si è vincolati dall'abitabilità della casa, necessariamente si potranno effettuare solo interventi che non richiedono rimozione e totale rifacimento della copertura.